INVISALIGN: APPARECCHI TRASPARENTI
Invisalign permette di ottenere allineamenti dentali e la risoluzione di malocclusioni dentali non severe mediante l’utilizzo di allineatori trasparenti invisibili, rimovibili e realizzati appositamente per i denti del paziente.
Gli allineatori vanno portati sempre tranne durante i pasti e sostituiti ogni 15 gg. oltre un programma di trattamento virtuale 3D (software ClinCheck®) in grado di mostrare gli spostamenti che i tuoi denti seguiranno nel corso del trattamento. Ciò permette di sapere in anticipo quale sarà l’aspetto dei denti al termine del trattamento.
Invisalign può trasformare il tuo sorriso senza interferire con la tua vita quotidiana.
Per maggiori informazioni: http://www.invisalign.it/
ORTODONZIA
L’ortodonzia si occupa della correzione di anomalie di sviluppo e di crescita delle arcate dentarie delle mascelle e di tutto il terzo medio e inferiore del viso. Scopo dell’ortodonzia e’ quello di curare e risolvere malocclusioni dentali che si ripercuotono sull’estetica e sulla funzione masticatoria del paziente.
Esistono molti tipi di malocclusioni: dal semplice affollamento “denti storti” fino ad arrivare a vere e proprie incongruenze tra le due arcate dentarie che possono verificarsi sul piano saggittale frontale e verticale.
Ortodonzia mobile: viene eseguita con apparecchi ortodontici removibili. La loro principale funzione e’ quella di eliminare eventuali abitudini viziate (succhiamento del pollice, deglutizione atipica ect.) ma soprattutto quella di guidare lo sviluppo armonico dei mascellari dove sono impiantati i denti. E’ pertanto un tipo di ortodonzia che ha soprattutto una funzione ortopedica tanto che raggiunge il suo scopo terapeutico solo se utilizzata in eta’ evolutiva ed in particolari periodi di crescita.
Ortodonzia fissa: e’ costituita da bracket (piastrine) o dispositivi che vengono incollati direttamente dall’ ortodontista sui denti del paziente agendo pertanto in modo continuo. Permette di muovere i denti in tutte le direzioni dello spazio favorendo quindi la creazione di arcate dentali armoniose funzionali ed estetiche. Anche l’ortodonzia fissa, come la precedente, può avere una funzione ortopedica indirizzando lo sviluppo osseo nella giusta direzione.
CHIRURGIA
La chirurgia orale odontoiatrica è quella branca dell’odontoiatria finalizzata al trattamento delle lesioni dei denti dell’osso e della mucosa orale.
Tra gli interventi di chirurgia orale che piu’ frequentemente vengono eseguiti in studio troviamo le estrazioni piu o meno complesse in particolare quelle riguardanti i denti del giudizio, apicectomie ovvero l’asportazione di parte della radice di denti coinvolti in processi flogistici, asportazione di cisti e tumori, scopertura di elementi dentali inclusi, posizionamento di impianti, aumento di dimensione dell’osso, chirurgia parodontale riguardante gengiva ed osso, rialzi piccoli e grandi del seno mascellare ossia lo spostamento verso l’alto della mucosa del pavimento del seno mediante apposizione di osso.
Questi interventi in alcuni casi possono essere eseguiti in sedazione.
SBIANCAMENTO DENTI
Lo sbiancamento dentale è un trattamento per far riacquistare il colore bianco dei denti originale, o almeno schiarirli. Il bianco dei nostri denti ha molti nemici: fumo, caffè, vino, thè, tabacco, ma anche alcuni cibi, problemi fisici o uso eccessivo di antibiotici possono fare ingiallire i nostri denti.
Quindi per ridare al nostro sorriso i bianco e brillantezza si rende necessario intervenire sui nostri denti con un trattamento sbiancante adeguato. Per mantenere i propri denti bianchi la cosa fondamentale è la prevenzione. E’ importante evitare o ridurre il più possibile il fumo e certi cibi e bevande; ma è molto imporante anche mantenere una igiene dentale quotidiana e rigorosa. I motivi per cui i denti ingialliscono, si scuriscono e perdono il loro bianco originale possono essere essenzialmente di due tipi:
Pigmentazione esogena: in questo caso l’ingiallimento e scurimento dei denti dipende da sostanze che si depositano sullo strato esterno del dente, e che normalmente possono essere eliminate tramite procedimenti meccanici professionali;
Pigmentazione endogena: si tratta di un processo che interessa gli strati più interni del dente al di sotto dello smalto, che può essere rimosso solo con trattamenti chimici a base di perossidi; nelle cause di questa tipologia rientrano anche l’assunzione di farmaci antibiotici (esempio tetracicline), eccesso di fluoro o cause genetiche. Per questo tipo di situazione è necessario un trattamento professionale di sbiancamento dei denti, effettuato da un dentista e/o igienista dentale. Questo tipo di trattamento permette di ottenere un risultato efficace in tempi ridotti e duraturo nel tempo.
E’ possibile eseguire lo sbiancamento seguendo 2 metodiche: in office, vale a dire una metodica che prevede 1 o più sedute in studio mediante applicazioni di gel di perossidi ad alte concentrazioni; domiciliare, prevede la realizzazione di mascherine individuali che permettono, al paziente, l’applicazione a casa dei gel di perossidi a concentrazioni basse, per un certo numero di giorni e per una durata indicata dal professionista secondo le necessità.
IGIENE E PROFILASSI DENTALE
Fino a poche decine di anni fa, le malattie di denti e gengive progredivano indisturbate portando la maggior parte della popolazione alla perdita dei denti. Oggi sappiamo che queste malattie possono essere evitate grazie ad una corretta igiene orale quotidiana, atta ad eliminare la principale nemica dei denti “la placca batterica”, responsabile di carie, gengivite e parodontite.
Per placca batterica si intende una patina molto sottile, di solito trasparente, di materiale gelatinoso molto adesivo che ricopre i denti sia sopra che sotto il margine gengivale ed è costituito principalmente da batteri, residui alimentari e proteine salivari. Questo deposito non rimosso con un corretto spazzolamento dei denti e con il filo interdentale, dopo ogni pasto, aumenta di spessore e, con l’arrivo di nuovi batteri e per la proliferazione di quelli già esistenti, diventa visibile. Dopo circa tre settimane la patina si calcifica diventando simile a gesso duro, a causa della precipitazione dei sali salivari (in particolare dei fosfati di calcio). A questo punto si forma il ” tartaro” per la rimozione del quale è necessario ricorrere al dentista o igienista dentale, perché filo e spazzolino non sono più efficaci. La placca batterica quindi è la principale causa del processo infiammatorio della gengiva, cioè della ”gengivite” che se trascurata diventa ”parodontite”.
PARADONTOLOGIA
E’ una progressione delle gengiviti in cui l’infiammazione scende in profondità e coinvolge maggiormente i tessuti che circondano il dente, vale a dire gengiva, legamento parodontale, cemento radicolare ed osso alveolare. In questo stadio, le gengive sono retratte, sanguinano frequentemente e sono doloranti. La stabilità dei denti è minacciata e compromessa dall’infiammazione che può anche causare la perdita dei denti coinvolti. La parodontite o periodontite (anche nota come piorrea) è un’infezione cronica che porta alla distruzione dell’ancoraggio dentale all’osso mascellare. Rappresenta la prima causa di perdita di denti nell’adulto, quindi grave forma di handicap e di importante deficit funzionale. Colpisce in forma grave il 10-15% della popolazione adulta italiana. Nell’eziopatogenesi della parodontite si attribuisce grande importanza non solo agli stili di vita non corretti, come fumo e cattive abitudini di igiene orale, ma anche altri fattori, come la suscettibilità individuale su base genetica e la presenza di patologie sistemiche che possono accentuare gli effetti destruenti specifici. Nella parodontite, il normale equilibrio tra l’azione della placca batterica dentale e le difese immunitarie è alterato e porta ad un’imperfetta regolazione della risposta infiammatoria con conseguente aumento della distruzione del parodonto marginale.
Come si manifesta la parodontite? La parodontite si manifesta con un’alterazione della consistenza della gengiva e della sua architettura, sanguinamento più o meno abbondante, mobilità dentale più o meno marcata. Quest’ultimo segno, in genere, è quello che porta i pazienti a sentire la necessità di essere visitati, ma, purtroppo, corrisponde ad uno stadio della malattia già molto avanzato e perciò più difficilmente trattabile. La retrazione gengivale è solo la manifestazione più superficiale di quello che sta avvenendo a danno dell’apparato di sostegno dei denti: se accade questo, infatti, è perchè l’osso che sostiene la gengiva al suo livello fisiologico, sta andando incontro ad un riassorbimento che porterà i denti coinvolti ad una mobilità per mancanza di supporto osseo. L’altra possibilità è che la gengiva non si retragga contemporaneamente al riassorbimento osseo e così si formano le cosiddette tasche gengivali o parodontali.
Come si previene la parodontite? Igiene orale domiciliare e professionale, visite periodiche, eliminazione del vizio del fumo etc….La prevenzione della parodontite, oltre alla corretta igiene orale, sta nell’attenzione ai segnali che ci dà la nostra bocca; in effetti basterebbe recarsi dallo specialista quando si inizia ad avvertire qualche problema in modo da assicurarsi una diagnosi precoce e di conseguenza una terapia parodontale più semplice e, cosa che non guasta, meno costosa.
Come si cura la parodontite? Il trattamento della parodontite varia a seconda della gravità del quadro clinico e può andare dalla semplice rimozione del tartaro (detartrasi – scaling) con strumenti meccanici o ad ultrasuoni, al sollevamento del primo tratto della gengiva per effettuare una pulizia più profonda e radicale. Laddove la perdita di sostegno osseo è stata più marcata, inoltre, esiste la possibilità di promuovere una rigenerazione ossea che potrà ripristinare, talvolta parzialmente, una struttura di supporto sufficiente.
Perché è importante curare la parodontite? Studi epidemiologici hanno messo in evidenza una relazione tra parodontite e malattie cardiovascolari come: infarto miocardico, ictus e mortalità.
La perdita di un elevato numero di denti e la distruzione ossea rilevabile nel paziente affetto da parodontite grave, sono associate infatti ad una aumentata prevalenza di placche ateromatose carotidee. Nei pazienti con patologie infiammatorie del cavo orale, è stato osservato, inoltre, un aumento del rischio di infarto miocardico e di aterosclerosi. Studi clinici indicano che il trattamento della parodontite migliora la funzione dell’endotelio.
Altra grave correlazione dimostrata è tra la malattia parodontale e il diabete. I soggetti diabetici, in particolari quelli con un controllo glicemico non accurato, soffrono di gengivite e parodontite più frequentemente e con aspetti clinici di maggiore gravità rispetto ai soggetti non diabetici. Tale associazione è così frequente che alcuni ricercatori hanno definito la parodontite come la “ sesta complicanza del diabete”. Recentemente è stato ipotizzato che l’associazione diabete-parodontite sia di tipo bidirezionale e che il controllo della placca batterica orale e dei fattori infiammatori ad essa correlati possa contribuire a migliorare il controllo glicemico: alcune citochine pro infiammatorie prodotte nei siti colpiti da parodontite : Il-6 e TNF-alfa, favorirebbero lo sviluppo di meccanismi di insulino-resistenza.
Le malattie parodontali, sono associate anche a complicanze ostetriche, vale a dire ad un aumentato rischio di nascita di bambini prematuri e/o sottopeso. Oggi, infatti, si sa che alcuni processi infiammatori acuti della madre, anche localizzati lontani dal tratto genito-urinario, possono svolgere un ruolo non secondario nella comparsa di alterazioni patologiche della gravidanza. La malattia parodontale pur essendo una patologia cronica è curabile con una terapia appropriata combinata con una igiene orale ottimale.
Ma l’indicazione più appropriata è sicuramente la prevenzione dell’insorgenza delle malattie di denti e gengive, possibile adottando una serie di semplici comportamenti personalizzati indicati dal dentista e /o igienista dentale che ne impediscano l’insorgenza.
Quali sono gli strumenti necessari per una corretta igiene domiciliare? Spazzolino manuale, spazzolino elettrico, dentifricio (specifico secondo le necessità), spazzolino monociuffo, pulisci lingua, scovolino e stimolatori gengivali, filo interdentale, collutori e gel parodontali, doccette orali.
CONSERVATIVA ED ENDODONZIA
Spesso i nostri denti subiscono dei danni piu’ o meno gravi a causa di carie o traumi. La conservativa si occupa della ricostruzione dei denti danneggiati mediante l’utilizzo di materiali compositi i quali permettono la ricostruzione del dente con risultati estetici ottimali.
Il termine conservativa si riferisce al fatto che le cure in questione hanno come obiettivo la conservazione del dente.
La carie e’ una demineralizzazione dello smalto causata da placca e batteri presenti nel cavo orale. E’ importante eseguire visite periodiche dall’odontoiatra in quanto la carie iniziale viene intercettata dal dentista e rimossa. Al contrario se non intercettata cresce fino ad interessare i tessuti profondi del dente causando prima sensibilità al caldo, freddo e dolce e successivamente vero e proprio dolore quando arriva in prossimità del nervo rendendo inevitabile la devitalizzazione del dente.
La devitalizzazione del dente chiamata anche cura canalare o terapia endodontica consiste nell’ asportazione della sostanza organica del dente ossia nervo e vaso sanguigno e successiva preparazione e riempimento del canale con materiale biocompatibile. Ciò permette di mantenere il dente favorendo la scomparsa della sintomatologia. Va eseguita con cura e precisione per evitare infezioni future per cui possono essere necessari anche più appuntamenti per terminarla. Il dente devitalizzato nella maggior parte dei casi diventa più fragile.
PEDODONZIA
La pedodonzia si occupa della cura dei denti dei pazienti in età pediatrica. Fino ai sei anni i bambini hanno solo denti da latte, dai sei ai dodici hanno una dentatura mista, dopo i dodici presentano solo denti definitivi raggiungendo la completezza delle arcate verso i diciotto anni con l’eruzione dei denti del giudizio.
Anche se i denti decicui o anche detti “denti da latte” verranno sostituiti dai permanenti sono molto importanti soprattutto per quello che riguarda lo sviluppo e la crescita di tutto l’apparato stomatognatico. Vanno per cui preservati e curati.
Molto importante e` curare i piccoli pazienti in un ambiente confortevole cercando di acquisire la fiducia del bambino curandolo senza traumi. Un piccolo paziente che supera senza traumi le prime cure odontoiatriche vivra` da adulto gli appuntamenti con il dentista senza traumi e paure.
La sigillatura. La sigillatura dei denti è una procedura raccomandata per prevenire la formazione di carie, da eseguire non appena i denti da latte lasciano il posto a quelli permanenti. La sigillatura dei denti è consigliata, in particolare, per prevenire lo sviluppo di processi cariogeni nei molari. Difatti, questi denti sono più esposti al rischio di carie dato che presentano numerosi e profondi solchi, al cui interno la placca e i batteri possono facilmente annidarsi e creare danno. La sigillatura consiste nell’applicazione, di una speciale resina fluida (detta sigillante), direttamente sui solchi occlusali dei denti molari, in grado di proteggere lo smalto dentale da eventuali processi cariogeni futuri. E’ un intervento completamente indolore, semplice e rapido, che non richiede né anestesia locale né tantomeno l’utilizzo del trapano.
La fluoro profilassi consiste nella periodica applicazione topica di gel di fluoro che consente di migliorare la struttura cristallina dello smalto e renderlo più resistente all’attacco acido della placca batterica responsabile della lesione cariosa.
PROTESI
Protesi Fissa. La protesi fissa è quella branca dell’odontoiatria deputata al ripristino dell’elemento dentario attraverso capsule non rimovibili dal paziente, spesso cementate al moncone. L’elemento dentario oramai devitalizzato viene rimpicciolito formando così un moncone e rivestito con una capsula in resina detta provvisorio. Successivamente attraverso una impronta con materiale di precisione viene realizzata una caspula definitiva esteticamente e morfologicamente compatibile con i denti vicini. Le capsule possono essere realizzate con una struttura metallica portante e ceramica oppure in ceramica integrale piu estetiche. La scelta del tipo di materiale spetta al clinico in accordo con il paziente.
Protesi Mobile. Per protesi mobile si intende una particolare riabilitazione degli elementi dentari mancanti attraverso una protesi rimovibile dal paziente. Questo tipo di protesi posso ripristinare solo una parte della dentatura, le protesi parziali, oppure la totalità della dentatura, dette protesi totali o più comunemente dentiera. Una particolare tipologia di protesi rimovibili è quella delle protesi overdenture, protesi mobili ancorate su impianti osteointegrati attraverso speciali “bottoni” che rendono la protesi estremamente stabile migliorando così la tenuta della protesi.
RADIOLOGIA
EFFETTUATA IN SEDE:
- Ortopanoramica
- Rx endorali digitali
- Telecamera intraorale